Samstag, 1. Februar 2014

Esempio di traduzione, testi da tradurre

Esempio di traduzione

ORIANA FALLACI

Forte, libera, coraggiosa, provocatoria, senza mezze misure e mai banale. Stark, frei, mutig, provokatorisch, kompromisslos und niemals banal. Amata e odiata, Oriana Fallaci è di gran lunga la giornalista italiana più conosciuta, letta e seguita: in tutto il pianeta ha venduto oltre 20 milioni di libri. Geliebt und gehasst, ist Oriana Fallaci bei weitem die bekannteste, meist gelesene und aufmerksam verfolgte italienische Journalistin: auf dem gesamten Planeten hat sie mehr als 20 Millionen Bücher verkauft. Un gigante, una professionista impeccabile che ha scatenato passioni e polemiche assolute, in linea con il suo carattere duro, esigente con sè e con gli altri. Eine Riesin, eine einwandfreie Professionistin, die absolute Leidenschaften und Polemiken entfesselt hat, liniengetreu mit ihrem harten Charakter, anspruchsvoll mit sich und mit den anderen. Di che pasta sia fatta lo si vede già da bambina, quando Oriana, non ancora adolescente (era nata a Firenze il 29 giugno 1929), affianca il padre Edoardo nella lotta contro il fascismo. Aus welchem Holz sie gemacht ist, sieht man schon wie sie klein war, als Oriana, die noch nicht eine Jugendliche war (sie wurde am 29. Juni 1929 in Florenz geboren), ihren Vater Edoardo im Kampf gegen den Faschismus zur Seite stand. Antifascista di idee liberali e democratiche, è lui a trasmettere alla primogenita il profondo senso di libertà che l’accompagnerà per tutta la vita. Antifaschist mit liberalen und demokratischen Ideen, ist er es, welcher der Erstgeborenen den tiefen Freiheitssinn übermittelt, der sie das ganze Leben lang begleiten wird. A soli 14 anni Oriana riceve dall’Esercito Italiano un riconoscimento per la sua attività nella Resistenza. Im Alter von nur 14 Jahren erhält sie von der Italienischen Armee eine Anerkennung für ihre Tätigkeit in der Widerstandsbewegung. Finita la guerra, intraprende la carriera giornalistica. Als der Krieg zu Ende war, begann sie ihre journalistische Karriere. La vediamo scrivere per fogli minori, prima di approdare ai settimanali Epoca e l’Europeo. Zunächst sehen wir sie für kleinere Zeitungen schreiben, bevor sie zu Epoca und l’Europeo kommt. È l’inizio di una folgorante carriera. Es ist der Beginn einer fantastischen Karriere. La Fallaci è dotata di un talento purissimo, a cui aggiunge il coraggio e un amore per la sua professione non comuni. Die Fallaci hat ein äußerst reines Talent, dem sie noch den Mut und eine nicht alltägliche Liebe zu ihrem Beruf hinzufügt. È sempre la prima a raggiungere il fronte. Sie erreicht immer als Erste die Front. La guerra per eccellenza è in Vietnam, da lei definita “una sanguinosa follia”. Der Krieg im wahrsten Sinne des Wortes ist jener in Vietnam, von ihr  als “ein blutiger Wahnsinn” definiert. Oriana accusa di atrocità e di menzogne tutti: americani, vietcong, sudvietnamiti. Oriana klagt alle für die Greueltaten und Lügen an: Amerikaner, Vietkong, Südvietnamesen. Considera quell’esperienza uno spartiacque per i giornalisti: chi è stato in Vietnam è come se facesse parte di un’élite. Für sie ist jene Erfahrung eine Trennungslinie für die Journalisten: Wer in Vietnam gewesen ist, scheint zu einer Èlite dazuzugehören. Sfidando la morte, condividendo il rancio e i pericoli con i soldati, Oriana scrive articoli, reportage e libri (Niente e così sia). Während sie dem Tod trotzt, die Essensrationen und die Gefahren mit den Soldaten teilt, schreibt Oriana Artikel, Reportagen und Bücher (Niente e così sia). È testimone di altri scontri: la guerra indo-pachistana e il conflitto mediorientale. Sie ist Zeugin anderer Kriege: Der hindo-pakistanische Krieg und der Nahostkonflikt. Nell’ottobre 1968, durante una manifestazione di protesta degli studenti contro i Giochi Olimpici a Città del Messico, resta gravemente ferita. Im Oktober 1968, während einer Protestdemonstration der Studenten gegen die Olympischen Spiele in der Hauptstadt Mexiko, wird sie schwer verletzt. È in Libano agli inizi degli anni Ottanta (un’esperienza da cui nascerà il libro Insciallah) per arrivare alla ricerca – vana – del fronte durante la guerra del Golfo nel 1991. Anfang der Achtziger Jahre ist sie in Libanon (eine Erfahrung, aus der das Buch Insciallah entstehen wird), um zur – vergeblichen – Suche des Fronts zu gelangen, während des Golfkrieges von 1991. È qui che, secondo la Fallaci, si è ammalata di cancro per avere respirato il fumo dei pozzi di petrolio incendiati da Saddam Hussein. Hier ist es, laut der Fallaci, wo sie an Krebs erkrankt ist, weil sie den Rauch der von Saddam Hussein angezündeten Erdölquellen, eingeatmet hat. Il cancro, “l’Alieno”, come la giornalista lo ribattezza e contro cui lotta sino alla morte, diventa un interlocutore a cui rivolgersi direttamente. Der Krebs, “der Außerirdische”, wie die Journalistin ihn tauft und wogegen sie bis zum Tod kämpft, wird ein Gesprächspartner, an den sie sich unmittelbar wendet. Le sue interviste a Indira Ghandi, Golda Meir, Gheddafi, Andreotti, Khomeini, Henry Kissinger e altri, hanno fatto scuola e sono raccolte in Intervista con la storia (1974). Ihre Interviews mit Indira Ghandi, Golda Meir……und anderen, haben Schule gemacht, und sind in der Sammlung Intervista con la storia (1974). Oriana non fa sconti “ai grandi”, li incalza e li inchioda con domande scomode. Oriana gewährt “den Großen”  keinen Rabatt, sie bedrängt sie und nagelt sie mit unbequemen Fragen fest. Sfidando il cerimoniale, la giornalista si toglie il chador davanti all’ayatollah Khomeini, che chiama “tiranno”. Indem sie dem Zeremoniell trotzt, nimmt die Journalistin vor dem Ayatollah Khomeini, den sie als “Tyrannen” bezeichnet, den Tschador ab. Al termine del suo colloquio con Kissinger, il Segretario di Stato americano dirà che si è trattato di una conversazione più disastrosa mai avuta con un membro della stampa. Am Ende ihres Gesprächs mit Kissinger, wird der amerikanische Staatssekretär sagen, dass es sich um eine noch nie dagewesene, verheerende Besprechung mit einem Pressemitglied gehandelt habe. Accanto alla carriera di reporter, decolla quella di scrittrice. Neben der Karriere als Reporterin, startet jene als Schriftstellerin. Il primo romanzo è un successo strepitoso: tradotto in 30 paesi, ha venduto 4,5 milioni di copie. Der erste Roman ist ein durchschlagender Erfolg: In 30 Ländern übersetzt, wurden 4,5 Millionen Exemplare davon verkauft. Lettera a un bambino mai nato (1975) è lo straziante e doloroso monologo della Fallaci che parla al feto che porta in grembo, interrogandosi sulla necessità di farlo nascere. Lettera a un bambino (1975) ist der herzzerreißende und schmerzerfüllte Monolog der Fallaci, die mit dem Fötus, den sie im Schoß trägt, spricht, sich dabei Fragen über die Notwendigkeit stellt, ihn auf die Welt zu bringen. Cosa si sa del privato di Oriana Fallaci? Was weiß man über die private Sphäre von Oriana Fallaci? Molto riservata, per anni ha vissuto a New York. Sehr zurückgezogen, hat sie Jahre in New York gelebt. Travolgente e drammatica la storia d’amore con Alekos Panagulis, l’eroe della lotta al regime greco dei Colonnelli, morto in circostanze misteriose nel 1976. Stürmisch und dramatisch die Liebesgeschichte mit Alekos Panagulis, dem Helden im Kampf gegen das griechische Regime der Obersten, 1976 unter mysteriösen Umständen gestorben. Di quell’avventura politico-sentimentale ci resta l’opera forse più bella, sicuramente la più intensa e ben riuscita: Un uomo (1979). Von jenem politisch-sentimentalen Erlebnis verbleibt uns vielleicht das schönste Werk, sicher das intensivste und gelungendste: Un uomo (1979). Dopo un decennio di silenzio, che aveva interrotto nel 1990 con la pubblicazione di Insciallah, arriviamo al 2001. Nach einer zehnjährigen Pause, die durch die Publikation von Inschiallah 1990 unterbrochen wurde, kommen wir zum Jahr 2001. La reazione della scrittrice agli attentati dell’11 settembre è furiosa. Die Reaktion der Schriftstellerin auf die Attentate vom 11. September ist sehr aufgebracht. Dal suo “esilio” di New York, la sua seconda città dopo la natia Firenze, la Fallaci attacca l’Islam scagliandosi contro la debolezza, la mancanza di valori e l’abbandono della propria identità da parte dell’Occidente. Von ihrem “Exil” in New York, ihrer zweiten Stadt nach der Geburtsstadt Florenz, attackiert die Fallaci den Islam, indem sie gegen die Schwäche, den Mangel an Werten und das Aufgeben der eigenen Identität seitens des Westens, loslegt. Nel 2004 seguono altri due pamphlet (La forza della ragione e Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci – L’apocalisse), che ribadiscono il concetto: l’Islam sta fagocitando l’Occidente pavido e ipocrita. 2004 folgen zwei weitere Schmähschriften (La forza della ragione und Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci – L’apocalisse), die das Konzept bekräftigen: Der Islam ist dabei, den ängstlichen und scheinheiligen Westen einzuverleiben. Le polemiche divampano in tutto il mondo: la Fallaci ribatte colpo su colpo all’accusa di fomentare lo scontro di civiltà, difendendo, anche con rabbia, le proprie idee. Die Polemiken verbreiten sich in der ganzen Welt: Die Fallaci erwidert Schlag auf Schlag auf den Vorwurf, den Kampf der Kulturen anzustiften, indem sie die eigenen Ideen auch mit Wut verteidigt. Il pubblico si spacca: da un lato c’è chi la stronca impietosamente, dall’altro chi la difende e la considera un’eroina. Das Publikum spaltet sich: Auf der einen Seite sind jene, die sie vernichtend kritisieren, auf der anderen jene, die sie verteidigen und sie als Heldin ansehen. Atea, Oriana si avvicina in età senile alla religione cattolica e nel 2005 incontra Benedetto XVI. Oriana, Atheistin, nähert sich der katholischen Religion im senilen Alter, und im Jahre 2005 trifft sie Benedikt XVI. Cosa si siano detti non si sa, ma la Fallaci si è dichiarata molto vicina alle posizioni del Santo Padre. Über was sie geredet haben, weiß man nicht, aber die Fallaci hat deklariert, mit den Positionen des Heiligen Vaters sehr übereinzustimmen. Minata dall’”Alieno”, Oriana Fallaci decide di tornare nella riservatezza più assoluta a Firenze, dove muore il 15 settembre del 2006. Vom “Außerirdischen” angegriffen, beschließt Oriana Fallaci in Florenz in die äußerste Verschlossenheit wieder zurückzukehren, wo sie am 15. September 2006 stirbt.

 

Die Katze – Il gatto

Unsere Hauskatze stammt von einer nordafrikanischen Wildkatze ab. Il nostro gatto discende da un gatto selvatico nordafricano. Katzen gab es bereits vor 4.000 Jahren. I gatti esistevano già 4.000 anni fa. Bei uns wurden die Katzen von den Römern eingeführt, also vor circa 2.000 Jahren. Da noi, i gatti furono introdotti dai Romani, dunque circa 2.000 anni fa. Katzen sind Raubtiere, trotzdem sind sie sehr anhänglich. I gatti sono animali predatori, ma sono lo stesso molto affettuosi. Sie lassen sich gerne streicheln. Si lasciano accarezzare volentieri. Sie schnurren, wenn man sie auf den Arm nimmt; auf jeden Fall sollte man sie davor an der Hand schnuppern lassen. Fanno le fusa se si prendono in braccio; in ogni caso, prima si dovrebbe farli annusare la mano. Heute gibt es etwa 50 Katzenrassen. Oggi esistono circa 50 razze. Neben den nicht rassereinen gewöhnlichen Hauskatzen sind bei uns folgende Katzenrassen am bekanntesten: Oltre ai gatti domestici che non sono di razza, normali,  le razze più conosciute da noi sono le seguenti:

  langhaarig: Angorakatzen, Perserkatzen, Chinchillakatzen a pelo lungo: gatti angora, persiani, cincillà

  kurzhaarig: einfarbige und zweifarbige Europäer, Abessinierkatzen, Burmakatzen, Siamkatzen a pelo corto: gatti europei uni – e bicolori, gatti del Burma, gatti siamesi

Die Katze ist sehr gut ausgerüstet. Il gatto è molto ben attrezzato. Sie hat gute Ohren und scharfe Augen. Ha un buon udito ed una vista marcata. Sie reagiert auf kleinste Bewegungen. Reagisce ad ogni minimo movimento. Ihr guter Geruchssinn hilft ihr, sich zurechtzufinden. Il suo buon senso dell’olfatto l’aiuta ad orientarsi. Das Sehvermögen der Katze ist weit besser als das des Menschen. La capacità visiva del gatto è di gran lunga migliore di quella dell’uomo. Trotzdem ist es ein Irrtum anzunehmen, dass eine Katze auch im Dunkeln sieht. Tuttavia, è un errore pensare che un gatto veda anche al buio. Die Hinterbeine sind kräftiger als die Vorderbeine. Le zampe posteriori sono più forti di quelle anteriori. Die Katze frisst rohes Fleisch, ungewürzte Speisereste, rohes, gehacktes Gemüse, Getreideflocken, gekochte und entgrätete Fische, Milch, Katzennahrung, und sie trinkt natürlich frisches Wasser. Il gatto mangia la carne cruda, gli avanzi di cibo non condito, la verdura cruda, tagliata, i fiocchi di cereali, il pesce cotto e senza spine (spinato), il latte, il cibo per gatti, e beve naturalmente l’acqua fresca. Da Katzen sehr saubere Tiere sind, ist es wichtig, dass das Katzenklo regelmäßig gesäubert wird, und dass immer Katzengras zur Verfügung steht. Dato che i gatti sono animali molto puliti, è importante pulire regolarmente la lettiera per gatti, e che sia sempre a disposizione l’erba per gatti. Die kleinen Katzen sind bis zum achten Tag völlig blind und hilflos. I gattini piccoli fino all’ottavo giorno sono completamente ciechi e bisognosi d’aiuto. Die Katzenmutter säugt, säubert und wärmt sie. Mamma gatta li allatta, li pulisce e li scalda. Von der vierten Woche an werden sie selbständig und gewöhnen sich an feste Nahrung. A partire dalla quarta settimana diventano autonomi e si abituano ai cibi solidi. Die kleinen Katzen sind besonders drollig. I gattini piccoli sono particolarmente divertenti. Sie spielen mit allem, was sich bewegt. Giocano con tutto ciò che si muove.


50 mila euro per l’Everest – 50 tausend Euro für den Everest Con 50 mila euro è possibile arrampicarsi sulla montagna più alta del mondo: basta prenotarsi in una delle poche agenzie viaggi che si occupano di sport estremi e compilare un assegno. I 50 mila euro servono per pagare la squadra di sherpa (der Scherpa) e guide alpine, per i vari permessi che rilasciano le autorità tibetane e per l’equipaggiamento da montagna. Ma attenzione, un solo passo falso può essere molto pericoloso: in questo tipo di proposta, infatti, c’è anche la possibilità di perdere la vita. Tutti quelli più sfortunati, che perdono un piede o una mano a causa del freddo, pagano sicuramente un prezzo più alto di 50 mila euro . Lo scorso anno morirono nove alpinisti, quest’anno ne sono morti sei. Gli incidenti non sono quasi mai provocati dalle difficoltà, bensì dalle condizioni meteorologiche che possono cambiare improvvisamente. Proprio per quest’ultima condizione è possibile scalare la montagna solo poche settimane all’anno, in primavera e in autunno.

Troppo bravo - Zu brav Marco è un bambino di 10 anni. È educato, obbediente, intelligente, ha ottimi voti a scuola. Ha, però, un grosso problema: non riesce a “socializzare“ (socializzare: Kontakte knüpfen) con i compagni e durante la pausa se ne sta in disparte. “A volte la difficoltà a socializzare dipende solo dalla timidezza“, dice la professoressa Ferraris, docente di psicologia all’Università di Roma. “In qualche caso i bambini hanno bisogno di più tempo per fare amicizia, altre volte infine risentono di un’educazione rigida e controllata.“ Anche il fatto di vivere in famiglie sempre più piccole può avere un’influenza negativa. Oggi un bambino su tre è figlio unico, cresce a contatto quasi solo con adulti e non ha molte occasioni per sviluppare i rapporti con i suoi coetanei. Infine, alcuni genitori danno troppa importanza alla scuola. Anche se a un bambino può piacere la gara, in genere gli importa poco di vincere. Ogni storia è a sé, ma in generale si può dire che questi bambini hanno grossi problemi a esprimere la loro parte affettiva (la parte affettiva – qui: das Gefühl), rifugiandosi in quella razionale: ecco perché tengono tanto a un buon voto.

Le orme di cioccolato - Die Spuren der Schokolade Un fatto bizzaro e comico è accaduto a Merano nel chiosco dei gelati davanti al Pavillon des Fleurs sulla passeggiata lungo il Passirio (die Passer). Un ladro ha forzato (qui: aufbrechen) una delle finestre a vetri ed è penetrato all’interno del chiosco stesso. Cercava contanti, ma di fronte alle vaschette piene di gelato, non ha resistito e si è letteralmente “tuffato“ nella crema al cioccolato. Ma ha combinato un gran pasticcio (qui: der Riesenschmutz) e mangiando ha sporcato un po’ tutto di cioccolata. Alla fine è fuggito, ma la fuga non è durata a lungo. Gli agenti di polizia hanno notato le impronte (der Abdruck) delle scarpe da ginnastica sporche di cioccolato e poco dopo hanno arrestato il ladro che nella suola aveva ancora residui di gelato. Inoltre la suola era identica all’impronta lasciata nel chiosco. Al ladro è rimasta solo la consolazione di aver fatto una indimenticabile scorpacciata del suo gelato preferito.

Anche i ratti conoscono le lingue - Auch die Ratten kennen die Sprachen Anche altri mammiferi, oltre agli uomini, possono distinguere fra differenti schemi linguistici. Alcuni neuroscienziati spagnoli riferiscono che i ratti, proprio come gli esseri umani (adulti e neonati) e le scimmie Tamarin, possono identificare gli schemi di una lingua da un discorso. I ratti sono in grado di individuare abbastanza informazioni dal ritmo e dall’intonazione di un discorso umano per distinguere l’olandese parlato dal giapponese parlato. Dopo aver addestrato i ratti a premere una leva (der Hebel) quando udivano una frase sintetizzata (una frase sintetizzata: ein vom Computer synthetisierter Satz) di cinque secondi in olandese oppure in giapponese, i ricercatori hanno messo alla prova la risposta degli animali a lingue diverse. I ratti ricompensati per rispondere al giapponese non rispondevano all’olandese, e viceversa: premevano la leva soltanto quando udivano la lingua per la quale erano stati addestrati. Inoltre, i ratti hanno dimostrato di saper riconoscere anche nuove frasi in giapponese e olandese che in precedenza non avevano mai udito. In ogni caso, l’abilità linguistica dei ratti è molto limitata: quando i ricercatori hanno chiesto a individui differenti di pronunciare le frasi, gli animali hanno avuto molte più difficoltà a distinguere le due lingue.

Gli ultimi nomadi del deserto - Die letzten Nomaden der Wüste I Tuareg sono un popolo antichissimo: da molti secoli essi percorrono il deserto sui loro cammelli ed hanno il volto coperto da una lunga benda (qui: das Tuch) scura che non viene tolta nemmeno durante il sonno. La loro società è divisa in caste (die Kaste): ci sono i nobili, i servi e gli artigiani, come per esempio i fabbri. Questi ultimi non hanno nessun potere, ma sono temuti perché si dice che essi conoscano le arti magiche. L’attività principale dei Tuareg è il commercio del sale, inoltre si dedicano alle loro greggi. Oggi, nel nostro mondo tecnologico, dove ciò che è più importante sono gli affari e i mezzi di trasporto veloci, la vita dei Tuareg è diventata molto difficile. Il mondo naturale del Sahara non esiste più e questo popolo è in grande crisi. Sono rimasti in pochi gli uomini velati (velato: verschleiert) che sui loro cammelli continuano ad essere i signori del deserto.

Sissi Sissi, ovvero Elisabetta di Baviera, deve la sua grandissima celebrità in gran parte ad una serie di film in cui era impersonata dall’attrice Romy Schneider. La vera Elisabeth, figlia del duca (der Herzog) Maximilian Joseph, nacque nel 1837 a Monaco; considerata la più bella donna del tempo, sposò nel 1854 Francesco Giuseppe (Franz Joseph), imperatore d’Austria e re d’Ungheria. Sissi era estremamente favorevole a una doppia monarchia, nella quale l’Austria e l’Ungheria avessero gli stessi diritti. Questa scelta politica la rese estremamente popolare (qui: beliebt). Francesco Giuseppe era fedele alle tradizioni della monarchia asburgica e accettava con difficoltà l’atteggiamento anticonformista di sua moglie. Nonostante l’ammirazione del marito per la sua forza d’animo e per il suo coraggio, il fatto che essa non accettasse gli obblighi della vita di corte (la vita di corte: das Hofleben) austriaca la condannò a un ruolo marginale. Dopo il suicidio di suo figlio, il principe ereditario Rodolfo, Sissi condusse una vita piena di viaggi. Nel 1898 venne assassinata a Ginevra (Genf) da un anarchico italiano.

Ragazze alla pari - Au pair – Mädchen Una ragazza alla pari (la ragazza alla pari: das Au-pair-Mädchen) è una ragazza straniera che bada ai bambini, magari insegna loro qualche parola straniera, e dà un piccolo aiuto nelle faccende domestiche. Ma non di più. Non bisogna confondere la ragazza alla pari con una cameriera a basso costo, né con un’infermiera a cui affidare il nonno malato. Nell’Unione Europea il rapporto “alla pari“ è regolato da un vecchio trattato comunitario del 1969. Nulla vieta a un uomo di fare il “ragazzo alla pari“, ma in genere sono le ragazze a trovare una sistemazione grazie a questa formula. La ragazza alla pari è nubile, ha un’età che varia dai 18 ai 30 anni. La famiglia che la ospita deve darle vitto, alloggio, un piccolo compenso non inferiore ai 300 euro al mese e una stanza tutta per sé. I viaggi di andata e ritorno sono a sue spese. La ragazza resta nel paese estero da tre a dodici mesi, durante i quali frequenta a sue spese una scuola di lingue.

Tagesmütter – Mamme di giorno Un asilo in casa 10.000 bambini in Austria vengono seguiti (qui: betreuen) dalle “mamme di giorno” (la ‘mamma di giorno’: die Tagesmutter), donne che raccolgono piccoli gruppi di bambini a casa propria. Molti asili austriaci le vedono come delle concorrenti vere e proprie, e le accusano di non essere sufficientemente preparate. Per diventare “mamma di giorno“ è però necessario all’inizio frequentare dei corsi speciali di circa 80 ore; in seguito si devono seguire ogni mese altri corsi. Inoltre, nei primi mesi di attività una persona esperta accompagna le nuove “mamme“ e le consiglia. La “mamma di giorno“ è generalmente una donna con figli piccoli, che vuole restare a casa ma desidera anche guadagnare qualcosa. Normalmente il suo rapporto con i bambini di cui deve occuparsi è molto stretto e forse questo può essere l’unico problema. Infatti a volte un bambino passa più ore con la “mamma di giorno“ che con la propria madre e il suo rapporto con lei può diventare anche troppo stretto. Ma le “mamme di giorno“ sanno che non devono sostituire i genitori: devono solo aiutarli.

Un bunker tutto per te – Ein Bunker für dich allein L’esercito svizzero ha deciso di vendere 10 mila bunker (der Bunker) dismessi – sugli oltre 30 mila presenti sul territorio nazionale. L’esercito li chiama monumenti militari. Erano avamposti (der Vorposten), rifugi in caso di attacco e magazzini di armi mascherati da chalet o pareti rocciose. Sotto la vernice, tonnellate di acciaio e cemento armato: demolirne uno costerebbe 125 mila euro. La manutenzione? Complessivamente due milioni di euro ogni anno. Dunque sono in vendita, a prezzi bassissimi: 2 mila euro per uno piccolo, anche se bisogna considerare che sono privi di permessi di abitabilità (die Bewohnbarkeit) e di finestre. Eppure 200 sono stati già ceduti. La bunkerizzazione (die Ausstattung mit Bunkern) della Svizzera era iniziata alla vigilia della Seconda guerra mondiale. La difesa a oltranza (a oltranza: bis zum Äußersten) del territorio è l’altra faccia della neutralità elvetica. L’esercito concede informazioni “purché non chieda troppo”. Thomas Ingold, capo della divisione Forze di intervento territoriale, elenca i potenziali invasori individuati all’epoca: “Austria, Italia, Francia, Russia, Germania. In caso di attacco ci saremmo chiusi all’interno e nelle profondità delle Alpi”. Tuttora, conferma lo Stato Maggiore, alcuni ponti e viadotti autostradali sono minati (vermint): in poche ore si potrebbero fare saltare in aria (far saltare in aria: sprengen) bloccando le vie di accesso al Paese

Meno di un quarto d’ora per pranzare – Weniger als eine Viertel Stunde für das Mittagessen Secondo l’Ufficio internazionale del lavoro, gli Stati Uniti sono l’unica nazione sviluppata in cui la gente lavora più ore di quanto facesse nel 1975. Particolarmente grave è la situazione tra i giovani, visto che i giovani avvocati lavorano infatti 80 ore alla settimana e i giovani medici fino a cento ore. È noto da tempo che gli americani lavorano più degli europei, perché rispetto all’Europa hanno orari più lunghi e meno ferie pagate (le ferie pagate: die bezahlten Urlaubstage) (massimo due settimane e mezzo). Però fino a poco tempo fa la pausa per il pranzo resisteva ancora: una mezz’oretta per riprendere fiato (riprendere fiato: verschnaufen), inghiottire qualcosa e non svenire davanti al computer. Ora la pressione del lavoro minaccia (qui: angreifen) la pausa di mezzogiorno, che rischia quasi di scomparire, perché adesso gli americani impiegano meno di un quarto d’ora per mangiare e molti addirittura digiunano. Ancora pochissime persone stanno via anche un’ora per il pasto , ma sono sempre meno. Si mangia e si beve in piedi, spesso camminando, a volte anche correndo. Perché tutto questo? Le aziende operano tagli e licenziamenti per tornare a essere sane e produttive. La gente perciò ha paura di perdere il lavoro e la competizione in ufficio aumenta.

I capelli – Die Haare I capelli mostrano il grado di salute di una persona. Da una ciocca di capelli (la ciocca di capelli: die Haarsträhne) si può dedurre un cattivo funzionamento del nostro corpo e misurare per esempio se ci mancano minerali. Ma i capelli esprimono anche il carattere e i sentimenti. Se qualcuno si copre gli occhi coi capelli, è un timido; la cresta (der Schopf) rossa o verde di una pettinatura punk esprime senza dubbio protesta e ribellione. Una persona in collera o addolorata si arruffa i capelli (arruffarsi i capelli: sich die Haare raufen). Se proviamo gioia, li accarezziamo con le mani. Ma il vero problema dei capelli è quello della loro caduta (la caduta dei capelli: der Haarausfall), visto che finora non vi si è trovato alcun rimedio; si può soltanto sorridere alla battuta: “L’unica cosa che può fermare la caduta dei capelli è il pavimento“. La caduta dei capelli è un problema che interessa circa un terzo dell’umanità.

Surgelati, la migliore alternativa al “fresco” – Tiefkühlprodukte, die beste Alternative für das “frische” La surgelazione (die Tiefkühlung) è un tipo di congelamento ultrarapido che si realizza portando la temperatura dei cibi a -18 gradi centigradi in pochi minuti. Questo metodo rappresenta decisamente una delle più efficaci tecniche di conservazione degli alimenti poiché riduce al minimo la perdita degli elementi nutrienti e rispetta le caratteristiche del prodotto fresco – sapore, odore, colore, consistenza (die Konsistenz). Peraltro i surgelati hanno anche il pregio di essere privi, per legge, di conservanti e coloranti. Ecco perché questi prodotti rappresentano una valida alternativa agli analoghi alimenti freschi. Chi dispone di un freezer che raggiunge la temperatura di -24°C (riconoscibile dal simbolo **** , dove ogni stelletta corrisponde a -6°C) può surgelare i cibi anche in casa. Per un risultato ottimale si consiglia di utilizzare gli appositi contenitori disponibili in commercio e realizzati in alluminio o polietilene (das Polyäthylen); anche plastica e vetro sono adatti. Inoltre prima del confezionamento è preferibile allontanare tutti gli scarti (ad esempio ossa, pelli, lische, parti non commestibili dei vegetali) e ridurre l’alimento in porzioni piccole e piuttosto sottili; in tal modo si facilita lo scongelamento (die Auftauung), che potrà avvenire ponendo direttamente il prodotto in cottura.

Un bagno ogni tre mesi – Ein Bad alle drei Monate Duemila anni fa ogni persona consumava per le sue necessità 12 litri di acqua al giorno; nel secolo scorso 60 litri e agli inizi del ‘900 un centinaio. Oggi ne usiamo 120 solo per riempire la vasca da bagno. La nostra idea di pulito è diversa da quella delle popolazioni che soffrono di mancanza d’acqua. “Il concetto di pulizia è culturale – spiega Paolo Aureli dell’Istituto superiore di Sanità – e si rafforza quando ci rendiamo conto che alcune malattie sono la conseguenza di ambienti di vita sporchi o malsani.“ Nel 1500 la regina d’Inghilterra faceva il bagno ogni tre mesi e il bucato veniva fatto al massimo tre volte l’anno; era quindi necessario un uso abbondante di profumo. Fra il ‘600 e il ‘700 immergersi in acqua era cosa inutile e dannosa; anche i medici consigliavano di lavare i piedi ogni otto giorni e i capelli ogni due mesi. Ancora oggi c’è chi afferma che lavare i capelli tutti i giorni li renda deboli.

Il Neanderthal era di poche parole. E si estinse – Der Neanderthaler sprach wenig. Und er starb aus Non sono chiari i rapporti di parentela tra i nostri progenitori (der Vorfahr) e l’uomo di Neanderthal, vissuto in Europa tra 150.000 e 30.000 anni fa e che ha convissuto per almeno diecimila anni con i nuovi arrivati dall’Africa, i nostri progenitori. Gente dalla testa tonda, più esili dei neanderthaliani, ma più capaci di agire in gruppo anche grazie a una maggiore facilità di comunicazione. Il cervello del Neanderthal non aveva niente da invidiare a quello dei nostri progenitori. La differenza fondamentale starebbe proprio nella comunicazione. Sapiens Sapiens era capace di un linguaggio molto più articolato di quello elementare di Neanderthal. La ricostruzione più plausibile della nascita del linguaggio pare quella che lo inserisce nei cambiamenti anatomici intervenuti nell’organizzazione della testa. I nostri progenitori avevano un cranio più rotondo dei loro predecessori e anche di alcuni loro contemporanei; questa caratteristica ha abbassato la laringe (der Kehlkopf) e formato un tratto adatto all’emissione di suoni. Questa modificazione avrebbe fornito l’occasione al grande cervello, di cui erano dotati i nostri progenitori, di esprimersi meglio. L’assenza di quella modificazione nel Neanderthal spiegherebbe anche la scarsa competenza linguistica dei nostri cugini.

Fumetti fatti in Giappone – Comics in Japan gemacht I “manga“ sono i fumetti giapponesi, che hanno un successo enorme anche da noi. All’inizio, in Italia, sono arrivati sotto forma di cartoni animati (il cartone animato: der Zeichentrickfilm) trasmessi dalla televisione: le avventure di Heidi, Mazinga e Goldrake hanno incollato milioni di bambini davanti alla tivù. Ma adesso i “manga“ più amati sono quelli da leggere. E il più richiesto è La storia dei tre Adolf: si tratta della prima puntata di un giallo (qui: der Krimi) storico ambientato negli anni Trenta e durante la seconda guerra mondiale. Protagonisti sono tre personaggi che portano lo stesso nome di battesimo: il dittatore nazista Adolf Hitler e due bambini, Adolf Kaufmann, che è figlio di un diplomatico tedesco e di una donna giapponese, e Adolf Kamil, che è ebreo. I due giovani Adolf sono amici per la pelle ma, crescendo, sono costretti a dividersi a causa della follia del nazismo. Il racconto parla di guerra, odio, razzismo. Ma lo fa senza retorica, svelando alcuni aspetti della storia spesso poco approfonditi, attraverso una miscela di realtà e fantasia. E di ironia: Adolf Hitler viene condannato a morte perché viene creduto ebreo.

Limone sul Garda – Limone am Gardasee Limone è un paesino di 900 abitanti sul lago di Garda. Ogni anno scienziati di vari paesi del mondo, giornalisti di riviste famose e scrittori vengono a visitarlo. Due cose li attirano: la bellezza del luogo e la singolare longevità dei suoi abitanti, che molti vogliono studiare. A Limone infatti vivono molte persone che hanno più di 80 anni e che sono in ottima salute. In realtà i motivi sono già stati spiegati dalla scienza: gli abitanti di Limone hanno nel sangue una proteina particolare, che ripulisce le arterie dai grassi. Per questo motivo la percentuale di malattie del cuore e delle arterie è molto bassa. Altri motivi di lunga vita e buona salute sono certamente il clima dolce, la dieta sana e la vita tranquilla. La dieta tradizionale di questa popolazione contiene molta vitamina C, poiché si consumano molti agrumi che crescono qui. Inoltre gli abitanti di Limone mangiano spesso pesce di lago e usano l’olio di oliva che si produce sul posto e che è particolarmente leggero.

Prospetto di una casa – Prospekt eines Hauses La casa che vi presentiamo è molto grande e perfettamente restaurata e quindi anche la più cara tra quelle di cui parliamo. Prendendo la strada che da Cortemilia porta a Piana Crixia (la statale per Savona ) si incontra, dopo circa 10 chilometri, Gorrino. Poco oltre il paese è in vendita un’antica cascina (das Landhaus) in pietra. È stata restaurata di recente, conservando tutte le caratteristiche originali. Il pianterreno comprende l’ingresso, un grandissimo salone con soffitto a volta (il soffitto a volta : das Deckengewölbe), un soggiorno, la cucina, un bagno ed il garage. Al primo piano: tre camere da letto, il bagno e un altro grande salone-soggiorno. A circa 640 metri di altitudine, molto soleggiata e panoramica, la casa ha una superficie utile totale di 500 metri quadrati. Il terreno circostante, ad orto e frutteto, misura circa tremila metri quadrati. Per raggiungere la casa dalla strada si deve percorrere una stradina di circa 200 metri di lunghezza.
 

La musica è musica – Musik ist Musik Non esiste musica di prima o di seconda classe, non è possibile distinguere, con dei limiti precisi, tipi diversi di musica. “È un unico mondo meraviglioso al quale bisogna avvicinarsi con curiosità“, dice il maestro Riccardo Muti, che apprezza anche la musica leggera. Durante un’intervista egli critica chi non aiuta i giovani a sviluppare il loro talento, chi non si preoccupa di creare nuove scuole e non pensa al futuro. Lui, che dirige gratuitamente alcune orchestre giovanili, consiglia di organizzare dei corsi in cui si spieghi ai giovani la musica classica. Non si deve dimenticare però che musica classica può essere anche quella di John Harle, compositore inglese contemporaneo, che in un suo disco famoso ha voluto la voce del cantante Elvis Costello per cantare le poesie di Shakespeare. Insomma, la musica è musica.
 

Gli Italiani e la famiglia europea – Die Italiener und die europäische Familie Quanti figli ha la famiglia tedesca? Quanto guadagna quella spagnola? In che case abita l’inglese? E in che ospedali si cura la svedese? Per scoprirlo, e raccontarlo ai suoi lettori, Oggi ha organizzato una grande inchiesta. Ha mandato i suoi inviati e i suoi fotografi a cercare l’Europa delle famiglie nei cinque più grandi e più importanti paesi: Germania , Francia, Spagna, Inghilterra, Svezia. Volevamo capire cosa dobbiamo invidiare, e magari copiare, dagli altri grandi paesi europei. E se c’è invece qualcosa che loro invidiano a noi. Sappiamo già ora che tra cento anni i nostri nipoti vivranno allo stesso modo dei tedeschi, degli svedesi, degli olandesi; sappiamo che avranno le stesse leggi e la stessa moneta, forse perfino che parleranno la stessa lingua. Ma oggi? Diciamo la verità: spesso le famiglie degli altri paesi d’Europa continuano a essere sconosciute. D’estate vediamo tante famiglie di turisti tedeschi o inglesi che vengono qui da noi. Ma della loro vita di tutti i giorni cosa conosciamo? Forse l’Europa nascerà davvero se sapremo mettere a profitto (mettere a profitto: nutzen) le esperienze di ciascun popolo e copiare le cose migliori dei nostri vicini.
 

Il Giardino degli agrumi a Pescia – Der Garten der Zitrusfrüchte in Pescia Agrumi (die Zitrusfrüchte, pl.), una parola per duecento e passa varietà, per lo più sconosciute a chi non è studioso o del mestiere. Eppure duecento è un numero enorme, possibile che ci sia sfuggito? Per rimediare a tanta distrazione l’azienda toscana che prende il nome da Oscar Tintori, da tre generazioni specialisti di agrumi, ha realizzato sotto una nuova gigantesca serra moderna il Giardino degli agrumi, raccogliendo tutte le varietà conosciute coltivate in vaso, secondo la tradizione toscana introdotta dai Medici fin dal Rinascimento (die Renaissance). Questo perché gli agrumi hanno una sola debolezza: non sopportano il freddo, soprattutto se arriva improvviso. Il vaso, grande, decorato dai tipici festoni, permette di tenere ogni esemplare a cielo aperto quando la stagione lo permette, consente il ricovero in serra quando è necessario. A Pescia, in provincia di Pistoia, i Tintori arrivarono prima del 1936, ma è solo in quell’anno che acquistano la tenuta (das Landgut) in via del Tiro a Segno, sede dell’attuale azienda. All’inizio fu solo passione: piano piano la collezione andava allargandosi partendo da piccole margotte (der Ableger) di esemplari insoliti scoperti da Oscar in giro per le vecchie ville intorno a Firenze .
 

Paese che vai – Land, wohin du gehst Ovviamente, sulla Terra non siamo tutti uguali. Il diverso colore della pelle o le diversità della lingua si notano subito. Ci sono però tra popolo e popolo differenze più sottili che spesso si colgono solo quando è troppo tardi. Il gesto amichevole di un italiano può per esempio essere interpretato da un cinese come un insulto, e viceversa. Sono proprio tali differenze, però, a rendere così affascinante l’arte di viaggiare. Ecco alcune tra le differenze più curiose: – Scuotere la testa da destra a sinistra, che per noi signfica “no”, a Taiwan significa dire “sì“. – Negli Stati Uniti, quasi ovunque, è vietato fumare. In Perù, al contrario, se si accende una sigaretta in pubblico se ne deve offrire una anche a tutti coloro che stanno attorno. – Le parole “per piacere“ e “grazie“ non esistono in molte lingue indiane. – I giapponesi generalmente non guardano negli occhi gli stranieri con cui parlano.
 

L’albero di Natale – Der Weihnachtsbaum Sulla nascita dell’albero di Natale ci sono varie leggende. Una di queste racconta che in una notte d’inverno, in mezzo al bosco, un bimbo infreddolito bussa alla porta della capanna di un povero taglialegna (der Holzfäller). A vederlo tremare dal freddo, il taglialegna e sua moglie si commuovono e gli preparano da mangiare e da dormire. Ma il bimbo in realtà è un angelo e prima di volar via regala alla coppia un ramo di abete (der Tannenbaum). I due lo piantano e il ramo diventa un abete meraviglioso che ogni anno, a Natale, si copre di frutti d’oro e d’argento. Un’altra leggenda fa risalire la tradizione dell’albero di Natale agli antichi Egizi: questi a fine anno costruivano delle piccole piramidi di legno con un sole in cima e sulle facce tanti bastoncini, che poi accendevano per fare delle previsioni. Lutero importò in Europa questa usanza, ma sostituì alla piramide l’abete e ai bastoncini le candeline. Nel nostro paese, tradizionalmente cattolico, si usava celebrare il Natale con il presepio (die Krippe). Oggi nell’Italia del Nord prevale l’albero, mentre al Sud si preferisce ancora il presepio.
 

Perché in Olanda esistono due capitali – Warum es in Holland zwei Hauptstädte gibt  Villaggio di pescatori, sorto nel decimo secolo nei pressi di una diga (der Damm) del fiume Amstel, Amsterdam ha conosciuto il massimo splendore tra la fine del Cinquecento e il Settecento, quando divenne sede di grandi compagnie commerciali (la compagnia commerciale: die Handelsgenossenschaft), di banche e di industrie. Nel 1815, durante l’occupazione francese dei Paesi Bassi, diventò capitale del Regno d’Olanda (il regno d’Olanda: das Königreich Holland). L’Aia (Den Haag) fu invece costruita a partire dal tredicesimo secolo intorno al castello del re Guglielmo II (Wilhelm II.). Fu, nel Seicento, capitale di importanza europea. La sua decadenza (der Niedergang) cominciò nel 1795 con la proclamazione della Repubblica Batava (la Repubblica Batava: die Batavische Republik) e si aggravò quando Luigi Buonaparte (Louis Bonaparte) , nominato re d’Olanda dal fratello Napoleone, trasferì la sede del governo (la sede del governo: der Regierungssitz) prima a Utrecht e poi ad Amsterdam . Per questo passato, oggi Amsterdam è la capitale politica, mentre all’Aia ci sono la sede del governo e la residenza della regina .
 

Gli angeli delle vette – Die Engel der Bergspitzen Il Soccorso alpino (il Soccorso alpino: der Bergrettungsdienst) organizzato dal Cai (Club Alpino Italiano) nasce in Italia agli inizi degli anni Cinquanta, quando ormai l’alpinismo è diventato uno sport di massa . Il primo nucleo (qui: die Einheit) risale al 1954, quando in Trentino, con l’aiuto del Cai centrale, un medico crea un’organizzazione di soccorso vera e propria, con ben 26 stazioni sparse sui monti. In oltre 60 anni di storia il Soccorso alpino del Cai è stato protagonista di moltissimi interventi. L’organizzazione è diventata nel corso degli anni sempre più estesa e comprende oggi anche una componente speleologica (speläologisch); contando anche le stazioni speleologiche, attualmente il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) comprende oltre 260 stazioni di soccorso. Volontari, guide, medici, sono pronti a partire giorno e notte, con elicotteri e cani da valanga, appena scatta l’allarme per un incidente. Oggi il Soccorso alpino dispone di mezzi modernissimi che facilitano enormemente l’opera di soccorso, che qualche volta è rischiosa.
 

Stephen Biko: storia di un leader – Stephen Biko: Geschichte eines Leaders
 

Stephen Bantu Biko è probabilmente il leader sudafricano più famoso dopo Nelson Mandela. Anche lui, come il primo presidente del nuovo Sudafrica post-apartheid, è stato arrestato durante il periodo dell’apartheid. A differenza di Mandela, però, non è sopravvissuto alla prigione. Stephen Biko venne ucciso il 12 settembre 1977 dopo essere stato picchiato e poi trasportato su un furgone fino al carcere di Pretoria (che dista 1.200 km), dove è arrivato morto. Biko era considerato pericoloso perché cercava di abbattere quei muri che il regime dell’apartheid aveva eretto e che vedeva da una parte i bianchi, da un’altra gli indiani, da un’altra ancora i mulatti (der Mulatte), ed infine i neri. Biko aveva intuito che il modo più efficace per sconfiggere l’apartheid era quello di abbattere tale sistema di divisione razziale. Ecco perché egli, a differenza di altri leader neri che si sono invece salvati, è stato ucciso.
 

Dormire bene per stare bene – Gut schlafen, damit es einem gut geht Oggi si riposa poco e male e così l’organismo non riesce a rinnovare le calorie che brucia di giorno. Se non ci fosse l’impegno del lavoro, l’uomo dormirebbe ogni giorno per almeno dieci ore divise in tanti piccoli pisolini, nell’arco delle 24 ore. Lo conferma uno studio presentato all’ultimo congresso dell’Associazione americana per la ricerca sul sonno. L’uomo, purtroppo, ha già da molto tempo cambiato questi ritmi naturali, riservando al riposo solo la notte. Ma la situazione diventa sempre più grave: oggi si dorme sempre meno, e sempre peggio. Così gli studiosi ci consigliano, per un buon riposo, le seguenti regole: – fare una vita regolare; – esporsi spesso alla luce del sole; si eviteranno così i disturbi tipici degli anziani, che in genere preferiscono rimanere nella penombra; – non guardare la televisione in camera da letto: il riposo ne risentirebbe molto. Bisogna cercare inoltre di evitare i farmaci perché provocano un sonno non naturale.
 

Cristina e i suoi monti – Cristina und ihre Berge Cristina Rovelli è l’unica donna in una squadra di dieci guardiacaccia (der Jagdaufseher) che controllano 40.000 ettari di territorio. Camminano ore e ore, da soli o in coppia e spesso passano la notte in tenda o in sacco a pelo, per censire (registrieren) la selvaggina (das Wild) e scoprire i bracconieri (der Wilderer), per soccorrere gli animali feriti e proteggere le specie rare. Cristina insegnava scienze naturali nei licei di Milano, ma fin da bambina sognava di vivere a contatto con la natura. Un giorno decise di partecipare a un concorso per diventare guardiacaccia, e vinse. Dopo aver trascorso un anno nell’Alta Brianza, chiese di venir trasferita dalla provincia di Milano a quella di Lecco , tra le montagne. Quando si è fidanzata, ha avvertito il futuro marito di pensarci bene, perché lei voleva andare a vivere in montagna e lui ha accettato. Oggi Cristina abita in una casa isolata in montagna, insieme al marito, alla madre, quattro cani e quindici gatti.
 

Il cellulare (das Mobiltelefon, das Handy) e le sue origini Il primo esempio di telefonia mobile risale al 1910, quando il signor Lars Magnus Ericsson, ritiratosi dalla gestione della sua azienda, comprò un’automobile. Ma Ericsson si lasciò convincere dalla moglie all’acquisto di un’auto solo dopo aver accertato che vi avrebbo potuto installare un telefono. Il sistema, complesso e ingegnoso, consentiva solo le chiamate e non la ricezione, ma funzionava. Quando Ericsson voleva fare una telefonata accostava l’auto a un palo telefonico (il palo telefonico: der Telefonpfosten) e usava due lunghe aste, collegate al suo telefono, per agganciare (festmachen) una coppia di fili del telefono (il filo del telefono: der Telefondraht). Quando trovava una coppia libera, dove non era in corso una conversazione, girava la manovella della dinamo (girare la manovella della dinamo: an der Dynamokurbel drehen) del proprio telefono e provocava il segnale per la centralinista (die Telefonistin) della centrale (die zentrale Vermittlungsstelle) più vicina. Oggi le cose, con il cellulare, sono decisamente più semplici. Questo, del telefono ha mantenuto la funzione essenziale, quella di mettere in comunicazione a distanza due persone senza intermediari, così come aveva immaginato Alexander Bell, alla fine del 1800, quando contemporaneamente ad Antonio Meucci e Elisha Gray, gettava le fondamenta della telefonia. Oggi, però, il nostro leggerissimo telefono portatile (das Mobiltelefon; das Handy) fa molto di più.
 

L’oro – Gold L’oro ha affascinato l’uomo fin dall’antichità, perché per le sue qualità si prestava a forgiare (schmieden) gioielli, oggetti per il culto e ornamenti preziosi. Divenne presto mezzo di scambio e simbolo di ricchezza e potere. Ma perché è così caro? La risposta è relativamente semplice: di oro sulla terra ce n’è poco, appena 5 milligrammi per tonnellata di crosta terrestre. Nel mondo dell’economia la maggiore o minore disponibilità di un materiale ne determina il valore. Il termine carato deriva dall’arabo “qirat“ e indica la ventiquattresima parte di una lega (die Legierung). Poiché l’oro puro è troppo molle per essere forgiato, lo troviamo normalmente in leghe; il numero di carati in una lega d’oro indica quante parti di oro ci sono su ventiquattro parti di lega. Ne deriva che l’oro puro è a 24 carati, ossia contiene 24 parti di oro su 24.
 

Studiare o lavorare – Studieren oder arbeiten La situazione degli studenti in Italia è particolare: chi decide di studiare in una delle tante università italiane difficilmente può lavorare e mantenersi da solo. L’economia italiana non è organizzata in modo da favorire il lavoro part-time. Negli altri paesi, invece, il lavoro part-time permette agli studenti universitari di sopravvivere senza dover chiedere soldi ai genitori. In Italia è anche molto difficile ottenere una borsa di studio per il periodo degli studi. Bisogna dire, inoltre, che i giovani italiani hanno spesso la tendenza a rimanere a casa con i genitori più a lungo dei coetanei di altri paesi. Infine, le università italiane sono qualche volta male organizzate e richiedono allo studente che le frequenta un impegno maggiore già solo per capire come sono strutturati i corsi di studio. La situazione classica dello studente italiano è quindi: a casa con i genitori fino alla laurea, con pochi soldi e tante frustrazioni nei confronti dei coetanei che lavorano.
 
L’università dei bambini - Die Universität der Kinder A Birmingham , in Inghilterra, centinaia di bambini di dieci anni vanno già all’università: ogni sabato mattina, durante l’anno, e tutti i giorni in estate. La “Children’s University“ – questo è il nome della nuova università, nata tre anni fa grazie a contributi sia pubblici che privati – ha il seguente obiettivo: offrire ai piccoli delle scuole elementari un’ampia scelta di materie, che siano in grado di stimolarli molto di più di quelle studiate a scuola. Accanto a scienze naturali, arte, matematica, ci sono infatti scrittura creativa, analisi dei problemi dell’inquinamento, danza asiatica, fotografia, elettronica; vengono inoltre aggiunti sempre nuovi corsi, a seconda degli interessi dei piccoli studenti. Chiunque può iscriversi alla mini-università, che non prevede test di ammissione né esami di fine corso. L’università dei bambini ha successo soprattutto nelle aree più povere della città, perché gli alunni imparano a migliorare il loro rapporto con lo studio e i genitori scoprono il piacere di venir coinvolti nella vita scolastica

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